Gli Scrigni dei Monti Prenestini
30 giugno 2013



  Tipologia: Cicloturistica Cicloturistica
  Difficoltà: Percorso che richiede allenamento Percorso che richiede allenamento
  Lunghezza:   50 km
  Dislivello:   700 mt
  Trasporto: Treno + bici Treno + bici

 
 
ITINERARIO

Sambuci - Ciciliano - San Vito Romano - Genazzano
Un giro affascinante nel paesaggio incontaminato dei Monti Prenestini. Verdi colline ondulate tra natura rigogliosa e architetture medievali ci stupiranno per la loro bellezza. È questo l’ambiente che incontreremo percorrendo le strade sinuose del nostro percorso. I castelli e i palazzi di Sambuci, Ciciliano, San Vito Romano e Genazzano, ancora intatti e perfettamente restaurati, rappresentano le tappe significative attraverso cui sarà possibile percorrere gli avvenimenti storici delle grandi famiglie romane e rievocare il fascino di epoche passate.
Partiremo dalla stazione Valle dell’Aniene (Vicovaro - Mandela) e percorreremo una tranquilla strada asfaltata che ci condurrà a Sambuci, un paesino dominato dal Castello Theodoli che si affaccia sulla valle. Da qui torneremo sulla Provinciale 41a e dopo alcuni chilometri volteremo a sinistra per raggiungere il Castello Theodoli di Ciciliano, dove potremo visitare, eccezionalmente, anche l’interno (cortile porticato, antica cucina, giardino pensile e prigioni). Tornati sulla strada principale, si prosegue verso San Vito Romano, passando da Pisoniano. Questo percorso è un po’ impegnativo (circa trecento metri di dislivello in salita) ma le pendenze non sono eccessive ed è facilmente percorribile, anche se un po’ lungo. Giunti a San Vito ci fermeremo nei pressi del Palazzo Theodoli (non visitabile), dove ci fermeremo per la sosta pranzo e ci rinfrescheremo nelle acque di una deliziosa fontana.
Dopo un meritato riposo di circa mezz’ora, proseguiremo per Genazzano, percorrendo una strada serpeggiante tutta in discesa. All’altezza del cartello stradale (Gennazzano) incontreremo un bivio e volteremo a sinistra. Percorso circa un chilometro entreremo nello splendido “Parco degli Elcini” annesso al Castello Colonna, con rigogliosa vegetazione e resti di un antico acquedotto (forse di epoca romana) che alimentava la grande cisterna del Castello. Dal Parco, attraversando un ponte moderno, entreremo nel Castello per ammirare il grazioso cortile cinquecentesco. Usciti dal Castello, percorreremo una lunga discesa, tra le strette viuzze del paese, fino alla Porta principale.
A questo punto non ci resta che proseguire per la stazione Valmontone, dieci chilometri di saliscendi su strada asfaltata.

CENNI STORICI

Castello Theodoli di Sambuci
Il Castello ha segnato le vicende storiche del paese diventando proprietà delle famiglie nobili del tempo. In origine era un casale-fortezza, a forma di quadrilatero con quattro torri angolari, edificato dagli Orsini in epoca medievale. Col passare del tempo ha subito diverse ristrutturazioni per opera degli Astaldi e, in seguito, dai Theodoli che connessero un bel giardino all’italiana con statue e fontane. Adesso è di proprietà pubblica ed è possibile visitarlo.

Castello Theodoli di Ciciliano
Arroccato sulla rupe di Ciciliano, domina tutta la valle sottostante da cui spicca la sua grandiosità. In epoca medievale (IX secolo) era solo una roccaforte che proteggeva dalle incursioni saracene i vasti possedimenti dell’Abbazia di Santa Scolastica di Subiaco. Alla fine del XIV secolo divenne proprietà dei Colonna che provvidero all’assetto architettonico a scopo difensivo, adottando una tipologia consolidata con pianta quadrata e torri angolari, di cui una cilindrica. Nel 1576 Girolamo, ricco monsignore dei Theodoli proveniente da Forlì, acquistò la Signoria di Ciciliano trasferendo la sua famiglia nel Castello. Solo nel Settecento l’architetto Gerolamo Theodoli apportò modifiche strutturali e funzionali. Al centro del maniero si apre una deliziosa corte rettangolare con portico colonnato, attorno alla quale si affacciano le stanze gentilizie.

Palazzo Theodoli di San Vito Romano
Tra le colline verdeggianti dei Monti Prenestini domina il Palazzo Theodoli, un organismo articolato, conseguenza dell’unione di più edifici. Un primo nucleo del Palazzo fu edificato nel IX secolo, dopo l’incursione e il saccheggio dei Saraceni, quando le popolazioni dei centri pianeggianti si rifugiarono sui monti edificando la rocca di San Vito. Con alterne vicende il Palazzo di San Vito rimase proprietà della famiglia Colonna fino al 1573, quando fu venduto ai marchesi Theodoli.

Castello Colonna di Genazzano
La storia di Genazzano, paese che si estende sul pendio degradante di un colle, è legata a quella della famiglia Colonna, che fin dall’inizio del XI secolo entrò in possesso del Castello promuovendo i lavori di adattamento ad avamposto difensivo. Altri interventi furono compiuti da Oddone Colonna, eletto papa nel 1417 con il nome di Martino V, che adibì il Castello a propria residenza. All’inizio del Cinquecento Pompeo Colonna, probabile committente del Ninfeo bramantesco, intraprese il restauro e l’abbellimento del Castello. Lo trasformò in Palazzo residenziale con la costruzione di un bel cortile porticato, una fontana e il pozzo alimentato da un antico acquedotto romano. All’interno, nella cappella situata al primo piano, Girolamo Colonna nel 1639 fece realizzare alcuni affreschi raffiguranti scene sacre e paesaggi naturalistici.
Oggi, dopo l’acquisizione al patrimonio dello Stato, con i lavori di restauro compiuti nel 2000, il Castello è tornato al suo antico splendore e, con i suoi 3.000 mq di sale espositive, ospita il Centro Internazionale d’Arte Contemporanea.



 
INFORMAZIONI
Appuntamento:
Per prenotare telefonare alla guida, o inviare una e-mail entro venerdi'; la prenotazione e' obbligatoria perche' i posti in treno sono limitati.

ATTENZIONE: Il percorso presenta varie salite concentrate nella prima parte; pur partendo presto,a causa delle visite, faremo tratti di salita impegnativa o lunghe salite sotto il sole, cosa che le rende assai piu' faticose; il percorso si chiude con 10 km di saliscendi. E' importante valutare questo aspetto prima dell' iscrizione.

Treno (andata) per Valle dell'Aniene -Mandela - Sambuci:
partenza da
Roma Tiburtina

.
arrivo
ore
Treno (ritorno) da Stazione Valmontone:
partenza
ore 16:26
arrivo a
Roma Termini 17.20
oppure
partenza
ore 17.43
arrivo a
Roma Termini 18.20

Guide:
Antonella De Mico
Tel. 368678391, e-mail: antonella.demico@uniroma1.it
Walter De Dominicis
Tel. 3386245006 , e-mail: walterdedo14@gmail.com
Note
pranzo al sacco(non e' possibile acquistare alimenti lungo il percorso)
casco obbligatorio
acqua oltre la borraccia
lucchetto
crema solare
Costi
treno € 3,60 + € 3
supplemento bici 3,5 €
Link utili

 

 
COMMENTI
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elisabetta 30/6/2013 20:8:13
percorso bellissimo, culturale, divertente e "giustamente" faticoso.
grazie ad Antonella e Walter

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Filippo 1/7/2013 11:57:3
Un percorso spettacolare con un mix di natura, arte e dal punto di vista tecnico non sono mancate le impervie salite che hanno messo a dura prova le nostre gambe di ciclisti e discese tecniche tra le viuzze dei borghi di Sambuci e Cicliano.
Un grazie alle guide Antonella e Walter per la loro pazienza e cura nel proporre tale tracciato .
Alla prossima e........................QMSD





claudio 1/7/2013 12:1:28

Sestilio anche per Elisabetta 1/7/2013 21:3:56
Ottima uscita anche se con un piccolo neo...poche divertenti salite di un certo interesse!!!! Boni...boni...boni....scherzavo...eheheheh Un abbaraccio a tutti. Ciao

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sestilio 2/7/2013 16:50:26

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antonella bianco 3/7/2013 2:6:39
gita stupenda, castelli meravigliosi di grandissima bellezza
poca salita...
ahahahahahah!!!!!!!!
e sveglia all'alba......
grazie antonella e walter
davvero una coppia di guide di classe!

Ela 4/7/2013 18:27:43
Grazie ad Antonella e Walter, magnifica fusione di tecnica ed arte, grazie a tutto il gruppo straordinario!