Il sentiero dei Briganti | ||
30 marzo - 1 aprile 2013 |
1° giorno | 2° giorno | 3° giorno | ||||||||
Tipologia: | Strade bianche | Strade bianche | Strade bianche | |||||||
Difficoltà: |
Percorso che richiede allenamento |
Percorso che richiede allenamento |
Percorso che richiede allenamento | |||||||
Lunghezza: | 40 km | 47 km | 51 km | |||||||
Dislivello: | 850 mt |
650 mt |
400 mt | |||||||
Trasporto: | Treno + bici | Solo bici | Treno + bici |
ITINERARIO
1° giorno: Vedi Descrizione ISCRIZIONI CHIUSE, SOLO LISTA DI ATTESA ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE L'ESCURSIONE SI SVOLGERA' CON QUALUNQUE SITUAZIONE METEO ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE PER LE PRENOTAZIONI CHIAMARE FABRIZIO DOPO LE ORE 17, O VIA MAIL NO SMS PER FAVORE. Note Tecniche del percorso e dell'organizzazione. Il Sentiero dei Briganti si snoda lungo un percorso collinare prevalentemente su strade sterrate non particolarmente sconnesse, tuttavia i molti km e i bagagli al seguito non lo rendono un percorso facile pertanto chi non ha mai fatto un "cicloviaggio" di più giorni è il caso che valuti attentamente le proprie capacità fisiche e di adattamento. Per chi ha fatto solo cicloviaggi su asfalto, mi raccomando, controllate bene che le borse siano salde e ben bloccate al portapacchi. Nell'ultima tappa ci sarà un guado da effettuare non molto agevole, potrebbe essere necessario affrontarlo giù dalla sella quindi bisogna togliersi le scarpe e attraversarlo a piedi nudi (portarsi asciugamano). Inoltre ci sarà un tratto subito dopo da percorrere con bici a spinta dove ci sarà bisogno di scavalcare alcune rocce che ostacolano il percorso. Per quanto riguarda i pranzo del Sabato lo portiamo da casa, quello della domenica (pasqua) vediamo di procurarcelo presso la foresteria o in paese, probabilmente qualcosa aperto lo troviamo comunque lungo il percorso eventualmente c'è un agriturismo che un paio di anni fa ci preparo' un pasto veloce di bruschette e affettati. Stessa cosa per il pranzo di lunedì (pasquetta), in piazza a Farnese c'è una piccola bottega che vende pizza e generi alimentari vari, speriamo sia aperta. La spesa prevista per tutto il WE è di 100,00 suddivisa nel seguente modo: 38,00 Cena - Pernotto - Colazione Foresteria di Onano (alloggi da 4 posti letto) Per la cena è possibile avere per chi lo desidera un menù vegetariano, la richiesta va fatta alla guida al momento dell' iscrizione al giro. 32,00 Cena - Pernotto - Colazione Ostello di Farnese (camere da 4 posti letto) Per la cena è possibile avere per chi lo desidera un menù vegetariano, la richiesta va fatta alla guida al momento dell'iscrizone al giro. ATTENZIONE la cucina dell' ostello è economica e quindi molto semplice, chi non vuole cenare all'ostello lo indichi al momento dell'iscrizione. 9,90 Treno da Roma Termini a Fabro - Ficulle 3,50 Supplemento bici 6,90 Treno da montalto di Castro a Roma Termini (no supplemento bici, pasquetta è la giornata treno + bici, le bici non pagano) 10,00 Quota di partecipazione WE Ruotalibera (5 a notte) NOTA: La sistemazione in camere da 4 è la migliore per questo tipo di escursioni poiché permette un discreto risparmio, un maggiore affiatamento tra i partecipanti e una notevole semplificazione per gli organizzatori, pertanto non è previsto un tipo di alloggio differente rispetto a quello indicato. Gli abbinamenti in stanza verranno fatti con qualche accortezza relativa alle affinità dei partecipanti, ma bisogna che vi adattate, ad esempio io porto sempre con me i tappi per le orecchie... NOTA2: Vorrei ricordare che i 5 della quota di partecipazione, vanno nelle casse dell'associazione e vengono utilizzati per lo svolgimento delle classiche attività e lo sviluppo di quelle nuove. E' richiesto un acconto di 35 poiché le strutture che ci ospiteranno vogliono a loro volta un acconto. In caso di rinuncia al WE l'acconto versato, verrà rimborsato solo se il posto vacante verrà occupato da un "rimpiazzo" il quale si occuperà di effettuare il rimborso al rinunciante, altrimenti verranno trattenuti dalle strutture. Abbiamo percorso il Sentiero dei Briganti un paio di anni a dietro, e non è stato possibile effettuare una ricognizione sul percorso e ritengo che non ce ne sia bisogno visto che la traccia è molto praticata e spesso ben indicata, non troveremo sorprese lungo il percorso salvo eventuali imprevisti dell'ultima ora. Descrizione storico/culturale Il Sentiero dei Briganti e' uno splendido itinerario di carattere archeologico-naturalistico che e' da percorrere a passo lento e permette di attraversare tutta l'Alta Tuscia per poco piu' di km130 andando a toccare la meravigliosa Riserva Naturale del Monte Rufeno di grande importanza ambientale,un vero cuore boscoso,e poi la Selva del Lamone citata anche da Dante nella Divina Commedia,dove si incontrano numerose testimonianze storico-archeologiche (l' antico abitato di Castro, i romitori e le vicine vie cave) che raccontano la storia fin dal tempo degli Etruschi,la necropoli etrusca di Vulci,e il Lago vulcanico di Bolsena e l'ameno lago di Mezzano,e tanti altri siti di grande interesse storico- archeologico per poi arrivare fino quasi in prossimita' del Mar Tirreno a Montalto di Castro.Litinerario è percorribile a piedi, a cavallo e naturalmente per noi in sella alle nostre mountain bike,e si compone di 5 diverse sezioni che prendono il nome dai briganti che vivevano e operavano in questa zona:il Sentiero di Fioravanti,di Ansuini,di Menichetti,di Tiburzi,di Biscarini. L'itinerario e' stato denominato Il Sentiero dei Briganti proprio perche' in questo lembo dell'alto Lazio al confine in passato con il Granducato di Toscana,numerosi briganti hanno furoreggiato per lungo tempo e le loro gesta sono diventate per certi aspetti quasi leggendarie.Tiburzi,Fioravanti,Biagini sono solo alcuni nomi dei fuorilegge piu' sanguinari di un tempo che a noi potrebbe sembrare cosi' lontano;infatti il triste fenomeno del brigantaggio ha condizionato a lungo la vita nell'Alta Tuscia per gran parte del XIX secolo,numerose erano infatti in questi territori le scorribande dei banditi. Dalla stazione di Fabro-Ficulle ha inizio il nostro itinerario.Superata dopo qualche km l' autostrada del Sole,ha inizio il nostro avvicinamento al Casale della Monaldesca all'interno della Riserva Naturale Monte Rufeno dove ha inizio il tratto di sentiero denominato Fioravanti.Questa prima parte e' in costante ma leggera salita e ci permette di attraversare un area protetta e di ammirare la ricchezza forestale e la splendida vegetazione di questo lembo di territorio.Una volta usciti dall'area protetta si apre davanti a noi la Valle del Paglia;il fiume che nasce dal Monte Amiata e va gettarsi nel Tevere nei pressi di Baschi.Attraversato il fiume Paglia, lungo la Strada Statale 2 Cassia in Località Ponte Gregoriano, il sentiero s'inerpica all'interno della bancata vulcanica, lembo settentrionale del sistema vulcanico dei monti Volsini.Proseguiamo poi ma senza affanni! fino ad attraversare la strada provinciale di Montorio per arrivare nei pressi di Acquapendente.Da qui la nostra meta della prima tappa e' davvero vicina,infatti giungiamo all'immissione della Strada Provinciale Onanese per arrivare poco dopo alla foresteria di Onano dove e' previsto il termine della prima tappa. Da Onano paese famoso in tutto il mondo per le sue lenticchie apprezzate a livello internazionale riprendiamo il nostro itinerario. Da prima con una lunga discesa raggiungiamo le rive del lago di Bolsena e ne percorreremo u nbreve tratto del periplo per poi affrontare una bella salita di circa 1,5 km e ben 300 mt di dislivello, ala fine della salita affronteremo il tratto denominato sentiero di Ansuini. Si continua lungo un primo tratto, piuttosto sconnesso, percorribile solo a piedi, in mountain bike ed a cavallo, attraversando il tipico paesaggio agricolo dell'Alta Tuscia, con boschi, piccole pianure coltivate e fossi caratterizzati da alvei fortementeincisi dall'erosione. Ci si immette, quindi, lungo un tratto di strada comunale asfaltata, per poi girare a destra di nuovo su di un tratto sterrato in ottimo stato che, dopo aver attraversato ancora splendide zone coltivate, confluisce in un breve tratto di strada statale. Siamo in prossimità del centro storico di Grotte di Castro; a circa 1 Km, infatti,proseguendo sulla sinistra troviamo il paese,mirabile esempio di abitato medievale dell'Alto Viterbese, un vero trionfo del tufo. Percorsa la strada statale per un tratto di circa 900 metri ci si immette sulla sinistra in un tratto asfaltato che sale di quota, dirigendosi verso est, fino a raggiungere lo spartiacque del lago diBolsena. Arrivati nel punto più alto lo specchio lacustre ci appare in tutta la sua bellezza. Percorriamo verso destra e, poi, subito a sinistra per scendere in direzione del pittoresco centro storico di Latera; si entra in un ambiente agricolo "antico"con piccoli appezzamenti coltivati a grano,vigneti e, soprattutto, castagneti, prevalentemente cedui ma anche, in piccola parte, da frutto,con la rinomata castagna "marrone di Latera". Il percorso si fa leggermente impervio,fino ad arrivare poi al Lago di Mezzano,uno splendido e silenzioso luogo avvolto da sponde molto rigogliose,dove e' frequente trovare animali al pascolo.A pochi metri di profondità,nel corso degli anni 70 è stato rinvenuto un villaggio palafitticolo delletà del bronzo, le cui testimonianze sono oggi conservate nel vicino museo di Valentano.Dopo una piacevole sosta in riva al lago ritorniamo sul nostro sentiero per arrivare in prossimita' di un agriturismo dove potremmo pobabilmente effettuare la nostra sosta per il pranzo.Siamo in prossimita' di Valentano,il cui centro storico è posto sopra un colle, da cui spicca la sagoma della torre ottagonale della Rocca Farnese e del campanile della chiesa collegiata di S. Giovanni. È il paese del famoso Cece del solco dritto. Da questa strada si godono magnifici scorci panoramici: da un lato la selva del Lamone e,sullo sfondo, i monti di Castro e, ancora più lontano,il monte Argentario e la Toscana, rappresentata dalla vicinissima Pitigliano e dall'Amiata; sulla sinistra Valentano e lintera caldera di Latera, caratterizzata da una agricoltura ancora rispettosa dell'ambiente, anchessa artefice di un paesaggio eccezionale. Dal Lago di Mezzano ha inizio il tratto denominato Tiburzi,il brigante che spadroneggiava maggiormente in questa zona.In questa parte del sentiero abbiamo modo di avvicinarci alla Selva del Lamone,che poi ripercorreremo per intero nella tappa successiva.Il Lamone è un bosco aspro e selvaggio; rappresenta certamente uno dei luoghi più caratteristici ed interessanti della Provincia di Viterbo. Si estende per quasi 2300 ettarinei comuni di Farnese ed Ischia di Castro, lungo il confine con la Toscana.La vegetazione della Selva è ricca di quasi un migliaio di specie, distribuite spesso in un intrico orrido, da cui è nata la fama di impenetrabilità del Lamone. A Farnese e' prevista la nostra sosta della seconda tappa.L'abitato di Farnese è quello tipico della zona, arroccato su uno sperone di roccia. Conviene scoprirlo piano piano, passeggiando tra i vicoli. Proprio nella piazza principale troveremo il viadotto che collegava anticamente palazzo Farnese con un bosco e una fontana commemorativa dell'inaugurazione del viadotto. Lasciata Farnese per la nostra ultima tappa facciamo ritorno nella meravigliosa e rigogliosa Selva del Lamone in modo da poterla visitarla e apprezzare maggiormente.Una volta lasciata la Selva dedichiamo la nostra attenzione ai resti dell'antica citta' di Castro.Distrutta nel 1649, durante una sciagurata guerratra i Farnese ed il Papa Innocenzo X, della città non resta altro che un cumulo di macerie coperte di vegetazione. Alcuni scavi effettuati allinterno della città hanno messo in luce le rovine della cattedrale (edificio romanico dedicato a San Savino), parte delle fortificazioni, la piazza con i resti della Zecca e dellHostaria, oltre a palazzi privati, tutti progettati dal Sangallo. Suggestive sono le rovine di Santa Maria intra muros, con tracce di affreschi. A Castro sono notevoli, inoltre, i resti etruschi (VIIV sec.a.C.), apprezzabili soprattutto nelle necropoli(come in quella del Crocifisso, dove è visibile una monumentale tomba a semidado, o in quelladella biga, con lomonima tomba in cui è statotrovato un carro da parata). Misteriosa ed imponente appare la via cava, profonda gola artificiale tagliata nel tufo che sale dallOlpeta lungo uno dei versanti di monte Sorcano. L'ultimo tratto del sentiero dei Briganti e' dedicato al brigante Biscarini e copre il percorso che va da Castro fino a Vulci.Caratteristica di questa zona è una serie di abitati rupestri, costituiti da grotte scavate nel tufo, utilizzate nel periodo Medioevale.I monti di Castro,sono da considerarsi una naturale barriera alle colate del vulcano di Latera,e nonostante la loro mole modesta,dominano tutto il paesaggio circostante, innalzandosi ripidamente dal fondo del letto del Fiora, che segna il confine tra le vulcaniti volsine e gli affioramenti della serie toscana. Le rovine di Vulci, già ricca e potente città etrusca, sono naturalmente la parte piu' interessante dell'ultimo tratto del Sentiero dei Briganti.L'antica citta' si estendeva a cavallo tra le attuali regioni del Lazio e della Toscana.Tra i resti della città si segnalano un piccolo tempio dedicato ad Ercole sontuose abitazioni, edifici pubblici, strade basolate una grande domus romanacon annessa area terale e criptoportico, un tempietto dedicato a Mitrae un grande tempio etrusco-romano, di cui si conserva soltanto il podio. Numerose, estese e ricche sono le necropoli dislocate attorno alla città; le più importanti sono quelle di Camposcala, Pian di Maggio, Cavalupo,Ponte Rotto e Polledrara. La più nota delle tombe di Vulci è quella che prende nome dal fiorentino Alessandro François, decorata con il ciclo di affreschi, oggi conservato a Roma, a Villa Albani, dedicati alleroe vulcente Macstrna (Mastarna), che sarebbe diventato il sesto re dei Romani con il nome di Servio Tullio. Dopo aver lasciato alle nostre spalle Vulci ci dirigiamo verso Montalto di Castro dove abbiamo modo di riprender il treno per far ritorno a Roma. http://www.altatuscia.vt.it/pag/sentiero_briganti.html http://www.altatuscia.vt.it/pag/guida_briganti.pdf Mappa Altimetria Traccia Gps 2° giorno: 3° giorno: INFORMAZIONI
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