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- Stani
12/6/2010 23:33:44
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Grazie Massimone, quanto mi sono divertito!
Questa volta vale la pena esordire con la sigla tormentone delle nostre gite, perch� mai � stata cos� appropriata
Una gita ben tosta, con pi� di 1200 metri di dislivello in salita e oltre 1800 in discesa, ormai una classica di Ruotalibera ma spesso tormentata da incerti di tipo atmosferico Massimone ha qualche problema con Giove pluvio, ma questa volta gli e ci � andata bene. Solo qualche goccia, giusto per onorare la tradizione, poi il tempo si � schiarito e ci ha donato una bellissima discesa da Forca D'Acero.
La discesa da Forca D'Acero � stato il clou della bellissima giornata: ci siamo esibiti in un trenino sul filo dei sessanta all'ora, con sorpassi continui, anche un p� azzardati Alla fine avevamo un sorriso che ci arrivava da un orecchio all'altro Per la serie: non c'� solo il freeride, pur divertentissimo; una discesa cos� vale parecchi sgarrupi
Prima c'era stata la altrettanto bella salita da Opi a Forca d'Acero. 9 km di pendenza sostanzialmente costante al 4 -5 %, in mezzo a un bosco incredibile, che ci alleviava dal caldo Luca si copriva di gloria, arrivando con oltre due minuti (dice lui, ma mi sa che erano di pi�) sul gruppo degli inseguitori.
Guest Star la famiglia Mica al completo, che ci ha seguito (si fa per dire, andavano come schegge, a dispetto delle zavorre ) fino a Pescasseroli. Per ora solo due bici, ma presto saranno tre, e allora, quando anche Luca lascer� le rotelle, non ce ne sar� per nessuno
Che devo dire? Grazie a Massimone, che ci ha guidati da par suo e a tutta la compagnia, che ci ha regalato una delle gite pi� piacevoli che ricordo di aver mai fatto E con la bici da corsa! Chi l'avrebbe mai detto!
- Luca
17/6/2010 19:22:16
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Resoconto scritto da Valerio
C�� solo un aggettivo che pu� descrivere in pieno l�edizione 2010 di questa classica�.INCANTEVOLE!!!
Unico non presente quest�anno, ma non ce ne rammarichiamo, Giove Pluvio.
Complice un meteo perfetto credo di poter dire che questa, per i panorami, la compagnia, le strade e i luoghi che abbiamo attraversato, � stata una delle pi� belle uscite a cui io abbia mai partecipato.
In undici ci troviamo alla stazione Tiburtina per prendere il treno che ci condurr� a Celano, punto di partenza del giro. Alla stazione di arrivo ci aspettano Cristiana, Stefano e il piccolo Luca, mascotte del gruppo.
Dopo una veloce colazione siamo in sella e in breve tempo superiamo i quattro chilometri di Tiburtina Valeria che separano Celano da Pescina.
Il tempo di riempire la borraccia alla fontana della piazza e subito attacchiamo la prima salita della giornata � venticinque chilometri, sempre pedalabili, lungo la valle del Giovenco in uno scenario bellissimo.
In testa al gruppo l�andatura si alza ma dietro i pi� se la prendono comoda chiacchierando, ammirando il paesaggio e respirando a pieni polmoni i profumi che una splendida e ricca fioritura infonde nell�aria.
C�� anche il tempo per un mercatino dell�usato, con Stani che inizia a contrattare a pi� riprese, e sempre al ribasso, l�acquisto della bici di Filippo che alla fine non ceder� alle ripetute offerte.
E� gi� ora di pranzo e a Pescasseroli ci fermiamo per una lunga sosta sulla piazza del paese. Seduti ai tavolini del bar, all�ombra dei tigli, si sta bene e un po� svogliatamente ci rimettiamo in sella, non prima di aver salutato Cristiana, Stefano e Luca che devieranno pi� avanti verso Villetta Barrea.
Agevolmente superiamo i cinque chilometri di strada che separano Pescasseroli da Opi dove ci fermiamo ad aspettare Roberto, attardato per un leggero fastidio muscolare. Rassicuratici sulle sue condizioni attacchiamo i nove chilometri di salita che portano a Forca d�Acero. I �corsaioli� sono subito in testa e Luca, in sella alla sua nuova specialissima, parte in una fuga che lo vedr� solo al comando per tutta la salita e vincitore del GPM di oggi.
Dietro si accende la �corsa��il gruppetto di inseguitori � formato da me, Umberto e Stanislao mentre il resto del gruppo si disinteressa della fuga.
Stani, galvanizzato dal paesaggio e dalla salita, richiama nei suoi muscoli l�anima di un campione di questi luoghi, il mitico Vito Taccone (lo stambecco d�Abruzzo) e nei primi due chilometri di salita tenta di allungare con ripetuti scatti che sono rasoiate nelle gambe. Io e Umberto non molliamo restando attaccati alla sua ruota e per evitare nuovi tentativi di fuga alziamo l�andatura � il trio sale compatto.
Ma dura poco. All�ultimo chilometro Umberto si alza sui pedali e rompe gli indugi. Stani non ci sta e ingaggia battaglia, io resto a guardare godendomi divertito lo spettacolo dalle retrovie.
Stani e Umberto si alternano al comando con una serie di scatti e contro scatti � alla fine avr� la meglio Umberto che mette di poco la ruota davanti a quella dello �stambecco�, aggiudicandosi cos� punti preziosi per la maglia verde.
Alla spicciolata arrivano tutti anche Roberto, affiancato per tutta la salita dal sempre generoso Carmine. Brindiamo con una birra alla bella e divertente salita e dopo poco siamo gi� in sella per la discesa�.� subito bagarre!! A dettare l�andatura in testa al gruppo sempre i �corsaioli�. Stani inizia a inventare rocambolesche e quanto mai personali traiettorie tra le numerosissime curve della discesa.
Scendiamo velocissimi e divertiti ci superiamo pi� volte a vicenda, rilanciando l�andatura dopo ogni tornante. In breve tempo siamo a Atina dove concediamo a Stani l�onore delle armi regalandogli la vittoria in discesa � dopo aver inventato traiettorie cos� originali, se l�� proprio meritata.
Dopo l�immancabile sosta in pasticceria riprendiamo a pedalare dirigendoci verso Casalvieri. Su alcuni strappi Umberto ha ancora energie per qualche scatto ma il gruppo non lo molla e lo costringe a rientrare nei ranghi. Pian piano la velocit� cala e all�imbocco delle gole del Melfa l�andatura � da cicloturismo. Ci godiamo la strada deserta e il suggestivo paesaggio, con le alte e boscose pareti della gola e il fiume Melfa che scorre tranquillo nel fondo valle. La giornata volge al termine, dopo centoventi chilometri e milletrecento metri di dislivello, nel bar della stazione di Roccasecca brindiamo alla splendida giornata.
Un grazie particolare a Massimo, la guida, per aver organizzato questa bellissima uscita e un abbraccio a tutti i partecipanti per la splendida compagnia e i sorrisi.
Un saluto a tutti da Radio Corsa
e poi il mio commento
> Caro Valerio,
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hai fatto un resoconto bellissimo!!!,degno del grande Adriano Dezan,mitica voce del Giro d'Italia per anni e anni,e giornalista di una competenza che molti suoi colleghi attuali possono solo sognarsi.
Tornando al tuo gagliardo resoconto,concordo pienamente con te sul fatto che sia stato un giro FANTASTICO!!credo che anche per me sia stata una delle piu' belle uscite a cui abbia partecipato,ormai e' da considerarsi per Ruotalibera una vera classica.Voglio ringraziare ancora ed anche pubblicamente Massimo per il fatto di aver continuato negli anni a proporre questo splendido itinerario,nonostante le prime edizioni non fossero state proprio fortunate,ma alla fine la caparbieta' di Massimo e' stata giustamente premiata!!
L'itinerario e'meraviglioso per i panorami,e poi questa e' un'uscita che ti riconcilia veramente con i percorsi stradali,qualche macchina all'inizio sulla Tiburtina Valeria,e poi abbiamo pedalato per la Valle del Giovenco senza una macchina,sembrava davvero di essere ad una corsa del Giro d'Italia,che spettacolo!
Non aggiungo altre parole dopo lo splendido resoconto di Valerio, voglio pero' fare tanti complimenti a coloro che hanno preso parte al giro con le mtb sebbene adattate all'uso stradale con ruote slik, Filippo,Roberto e Stefano,per loro sicuramente la pedalata e' stata piu' impegnativa.Per quanto mi riguarda non poteva esserci esordio migliore con la bici da corsa,insomma un'altra musica!sono pienamente soddisfatto,percorso bellissimo e poi tanti km macinati in ottima compagnia!
Grazie ancora a Massimo,ottima guida di un itinerario oserei dire perfetto,e un caloroso saluto a tutti i partecipanti.
Con amicizia,
saluti a tutti
Luca
- massimo
18/6/2010 9:0:4
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che cosa potrei commentare oltre quello gi� descritto dagli amici ?
solamente loro infatti sono stati gli autentici protagonisti del giorno sia per la perfetta sintonia psico-fisica che per il coinvolgimento ludico.....
io mi sono limitato ad indicare la strada ed ora, perch� non mi sembra ancora vero, posso tirare un respiro di sollievo per il meteo stavolta da incanto !
Sto programmando un "fuori lista" che da Sora sale alla Forca d'Acero e attraverso Scanno scende a Sulmona.....
Quindi senso contrario alla "nostra classica" con discesa dall'altro versante.
Chi se la sente si faccia avanti perch� vorrei poterla proporre per sabato 24 luglio.
Chiaro che debba essere classificata come impegnativa !
attendo eroi motivati, tostissimi ma altamente ispirati..........
ciao a tutti
Massimo
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