Giornata nazionale Bici+Treno | ||
13 aprile 2009 |
1° livello | 2° livello | ||||||
Tipologia: | Cicloturistica ad anello | Cicloturistica ad anello | |||||
Difficoltà: |
Percorso con lievi dislivelli, facile |
Percorso che richiede allenamento | |||||
Lunghezza: | 38 km | 60 km | |||||
Dislivello: | 300. |
700 mt | |||||
Trasporto: | Treno + bici | Treno + bici |
ITINERARI
1° livello: Roccasecca - Casalvieri - Roccasecca Partiti dalla stazione di Roccasecca (alt. 125 mslm), si arriva davanti al cimitero di Roccasecca (Km 4,2 alt 220 mslm) e si prende la strada dismessa che passa nelle gole del Melfa. Bellissimo il tortuoso percorso che si snoda su una strada senza traffico alcuno. Dopo circa 14 Km in leggera salita di paesaggio stupendo nella stretta gola si giunge a Casalvieri (Km 18,8 alt 380 mslm), simpatico borgo medievale arroccato su una collinetta; qui si pranza. Si torna poi indietro per la stessa strada, fino a Roccasecca, il borgo nel cui castello nacque San Tommaso (era di proprieta' della sua famiglia, feudatari della vicina Aquino), per poi tornare alla stazione e riprendere il treno alle ore 17:32 (arrivo a Roma alle 19:20). ATTENZIONE: La prenotazione e' OBBLIGATORIA! Al momento i posti sono limitati, ma stiamo contattando le FS per un vagone supplementare per caricare le bici, come fatto l'anno scorso. Occorre fare SOLO il biglietto A/R (12,40 euro); il classico supplemento bici e' sostituito da un contributo per il vagone di 5 euro, da pagare direttamente alle guide (e non alle FS). Chi si prenota si impegna a pagare comunque i 5 euro; in caso di rinuncia dell'ultimo minuto (la) paghera' all'uscita sucessiva. Un'ultima cosa, una sorta di informativa e scarico di responsabilita': Il percorso e' teoricamente chiuso al traffico (bici comprese) per motivi di sicurezza, infatti da almeno una decina d'anni un cartello indica la strada che percorreremo come "a pericolo frane". In realta' viene percorsa in lungo ed il largo sia da ciclisti sia da (pochi) automobilisti. E per quanti ci riguarda la percorriamo da tanti anni, a volte anche scortati da vigli urbani. In ogni caso abbiamo ritenuto opportuno avvisarvi per evitare di trovarci in imbarazzo li' davanti al cartello di divieto di transito... PRENOTAZIONI: Giancarlo: - e-mail: g.altini@libero.it - cell: 3476134059 - gli SMS non saranno presi in considerazione! 2° livello: Ceprano - Arpino - Civitavecchia - Casalvieri - Roccasecca Dalla stazione di Ceprano (alt. 81 mslm) dopo aver superato il paese ci si dirige verso Isola Liri, e si comincia a salire, arrivando alla stazione di Arpino (Km 20, alt. 270 mslm ). Da qui si sale ad Arpino (km 24,7 alt 380 mslm), ricca di storia e di opere d'arte: abitata gia' in epoca preistorica, fu poi cittïa' dei Volsci e quindi dei Sanniti. Conquistata dai Romani nel 305 a.C., ottenne la cittadinanza "sine suffragio" e poi, nel 188a.C., "cum suffragio": ottenuti cosi' pieni diritti nelle elezioni, i suoi cittadini poterono far carriera nelle cariche statali romane: Caio Mario, M. Vipsanio Agrippa e M. Tullio Cicerone fra tutti. Decaduta nel periodo imperiale, riacquisto' importanza nel medioevo: conquistata dal duca longobardo di Benevento Gisulfo alla fine del VII secolo, fu donata alla Chiesa da Carlo Magno nel 787. Conquistata da Guido, duca di Spoleto nell'841, dovette poi subire le scorrerie dei saraceni fino al 916, quando papa Giovanni X distrusse le loro basi alla foce del Garigliano. Passo' poi in feudo nel 1076 all'abbazia di Montecassino. Durante le lotte tra papato e la casa imperiale sveva, Arpino fu devastata prima da Federico II nel 1229 e poi da Corrado IV nel 1252. Divenuto Carlo d'Angio' re di Napoli, la citta' fu concessa in feudo ai Conti d'Aquino; dopo esser passata tra diversi signori, entro' nel 1860 nel Regno d'Italia. Numerosi i monumenti visitabili: oltre ad alcuni resti romani, nella Chiesa Collegiata si apprezzano alcume tele del maestro del manierismo romano Giuseppe Cesari, noto come il Cavalier d'Arpino. Si prosegue poi a salire fino a Civitavecchia (km 28 - mslm. 627), che corrisponde all'acropoli dell'antica citta' di Arpino: oltrepassate le mura ciclopiche poligonali del VI-IV sec. a.C., si ammira la porta ad ogiva, di tipo sceo, risalente alla cittïa'volsca, costruita con blocchi sbozzati obliquamente sul lato interno disposti obliquamente fino a combaciare nel vertice dell'ogiva. All'interno e' presente una Torre medievale, cui era attiguo un castello di cui restano solo ruderi; la Chiesa di San Vito, costruita sulle rovine di un tempio romano dedicato a Venere Cociliatrice, conserva all'interno una tela del Cavalier d'Arpino. Dopo circa 1 km si svalica a quota 690 mslm e si comincia a scendere, fino a giungere a Casalvieri (Km 41) ove si pranza col resto del gruppo, per poi tornare insieme a Roccasecca. Mappa Altimetria INFORMAZIONI
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