La ringhiera dell'Umbria | ||
27 settembre 2008 |
Tipologia: | Cicloturistica | |||
Difficoltà: |
Percorso che richiede allenamento | |||
Lunghezza: | 50 km | |||
Dislivello: | 400 mt | |||
Trasporto: | Treno + bici |
ITINERARIO
SPOLETO- PONTEBARI- UNCINANO- CASTEL RITALDI- SANTUARIO MADONNA DELLA STELLA- MONTEFALCO- BEVAGNA- FOLIGNO IL PERCORSO Dalla stazione di Spoleto inizia il nostro itinerario che ci permette pedalando su strade provinciali con scarso traffico automobilistico di attraversare e visitare paesi ricchi di storia e tradizioni come Montefalco e Bevagna,ma anche di ammirare da vicino centri minori,ma allo stesso tempo interessanti come Castel Ritaldi.Il percorso che affrontiamo e caratterizzato essenzialmente da un sali e scendi,che in gergo ciclistico viene chiamato mangia e bevi,che del resto rispecchia lo splendido paesaggio ondulato dellUmbria,ma lungo il nostro itinerario sono presenti anche tratti pianeggianti,nella parte centrale delluscita e in quella finale da Bevagna a Foligno.Lasciata la stazione ferroviaria di Spoleto ci dirigiamo alla volta di Uncinano,i primi km sono completamente in piano,fino a raggiungere la localita di Pontebari(m.266),qui si svolta a sinistra su la S.P. 460(Strada provinciale di Montemartano)da qui ha inizio una salita breve ma discretamente impegnativa.Quindi una volta giunti ad Uncinano(m.351) dopo km 9,scendiamo rapidamente in direzione della localita Bruna(m.242),qui seguiamo la S.P. 451(Strada provinciale La Bruna)per un brevissimo tratto,per poi voltare a sinistra su la S.P. 453(strada provinciale Castel Ritaldi).Giungiamo a Castel Ritaldi(m.295) dopo aver pedalato per altri km 8,6.Qui dopo essere passati accanto al castello medievale,proseguiamo il nostro itinerario,dirigendoci alla volta di Montefalco,in questo altro tratto andiamo a percorrere km 13.Dopo esser leggermente scesi da Castel Ritaldi,pedaliamo per un bel tratto in piano fino al Santuario della Madonna della Stella,(m.232)da qui poi si inizia a salire dolcemente fino al bivio per Turrita,per poi proseguire con una salita piu accentuata fino ad arrivare a Montefalco(m.473),questa e lultima salita delluscita,del resto anche quella piu impegnativa e le sue maggiori asperita sono presenti negli ultimi km 2.A Montefalco,la Ringhiera dellUmbriache non e comunque la meta finale della nostra uscita,facciamo una sosta sia per visitare la bellissima piazza,sia per andare ad ammirare il meraviglioso panorama che si puo godere da una terrazza appena fuori le cerchia delle sue mura,che domina le pianure del Topino e del Clitunno.Riprendiamo il nostro cammino per km 7, e affrontiamo una veloce discesa che ci conduce alle porte di Bevagna(m.210).Dopo una brevissima visita,puntiamo dritti su Foligno,a questo punto ormai soltanto km 9 in completa pianura,ci dividono dalla meta finale del nostro itinerario.Qui faremo il pieno di carboidrati,in occasione del Festival dei primi piatti. NOTE STORICO GEOGRAFICHE Litinerario in questione oltre a proporre una piacevole pedalata per le strade della dolce Umbria,offre ovviamente notevoli spunti di carattere storico e geografico.Lungo il nostro itinerario incontriamo dapprima la localita Pontebari che prende il nome dal ponte ottocentesco sul luogo di una precedente struttura del XII-XIII secolo,quindi ci imbattiamo in Uncinano piccolissimo borgo caratterizzato dai resti del castello e dalla settecentesca villa Collisola.Dopo aver pedalato per alcuni km in aperta campagna si raggiunge Castel Ritaldi.Anche in questo bellissimo borgo e possibile ammirare il castello di forma quasi circolare,sorto nel Duecento sul luogo di un vico romano.Nel proseguire,ci imbattiamo nel Santuario della Madonna della Stella(m.232),costruito nel 1862-81(col vicino convento)su disegno di Giovanni Santini,a seguito di un evento ritenuto miracoloso.E d obbligo poi rammentare che tra queste colline coltivate a vigneto ed ulivo,costellate da torri,borghi e castelli medievali,si estende il percorso culturale ed eno-gastronomico della Strada del Sagrantino,che andiamo a toccare in alcuni tratti.Quindi dal Santuario della Madonna della Stella si sale fino a Montefalco che e il centro di questo territorio di primaria importanza per la produzione vitivinicola di altissima qualitache comprende parte dei territori di Bevagna,Castel Ritaldi,Giano dellUmbria e Gualdo Cattaneo.La coltivazione della vite in questo territorio risale allepoca romana,tanto che Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale racconta di un vino di particolare valore ricavato in zona dalluva denominata Hirtiola,qui oggi si produce il Montefalco DOC e DOCG,cioe il Sagrantino nelle versioni secco e passito,il Montefalco rosso,e il Montefalco bianco.Tornando agli aspetti storico-geografici, Montefalco estata definita Ringhiera dellUmbriaper la sua incantevole posizione geografica,infatti sorge sul vertice di un ameno colle che si erge al centro delle valli del Clitunno,e del Topino.Per i suoi affreschi e ritenuta un santuario darte umbro-toscana.Centro importante sin dallepoca romana,nel medioevo il suo nome era Coccorone. Secondo la tradizione,nel 1215 Francesco sali fin quassu per cercare un luogo per i suoi frati,e in questo luogo al tempo chiamato appunto Coccorone,lascio un segno tangibile della sua presenza facendo prodigiosamente sgorgare lacqua fresca e salutare nel punto dove oggi esiste la fonte denominataFonte di S. Francesco o di Vecciano. Fu libero comune retto da consoli e poi da podesta.Dal 1320 al 1355 fu sede della curia del ducato di Spoleto.Dal 1383 al 1439 fu sottomessa al dominio dei Trinci di Foligno.Dal 1446 al 1860 torno sotto lautorita della Chiesa che le riconobbe il libero governo,ottenendo nel 1848 il titolo di citta.Il centro dellabitato ospita numerosi luoghi interessanti da visitare,il palazzo comunale del XII secolo,il palazzo de Cuppis,la chiesa dimessa di Santa Maria di Piazza e quella di San Filippo Neri,trasformata poi in teatro nel 1895.Molto interessanti da vedere percorrendo le mura intorno alla citta sono le quattro porte:porta S. Agostino,la piu maestosa coi suoi merli ghibellini,porta della Rocca,demolita allinizio del XX secolo,porta Camiano,dal nome della frazione verso cui e rivolta,e porta Federico II,dedicata allimperatore,o di San Bartolomeo perche costruita a fianco dellabside romanica della chiesa omonima.Da segnalare tra le tante cose interessanti da vedere lex chiesa di San Francesco,costruita dai frati minori nei primi decenni del XIV secolo,e dal 1895 sede del museo civico:vi si trovano la chiesa(notevoli gli affreschi di Benozzo Bozzoli nella cappella di San Girolamo)la pinacoteca con le opere provenienti dal territorio comunale e la cripta dove sono conservati sculture e reperti archeologici di epoche diverse.Da ricordare tra i luoghi interessanti anche la chiesa rinascimentale di Santa Illuminata secolo XVI e la chiesa di Santa Chiara secolo XVII.Lasciata la splendida Montefalco,scendendo rapidamente percorrendo una bella e panoramica discesa sulla campagna circostante,giungiamo a Bevagna(m.210).Conosciuta in epoca romana con il nome di Mevania,la cittadina umbra si trova in un area di grande importanza per il passaggio dellantica via Flaminia occidentale,che ancora oggi rappresenta il corso principale della citta.Infatti il fiorente municipio romano,ascritto alla tribu Aemilia ricopri una posizione centrale nella viabilita romana che ne determino,insieme ai fiorenti scambi commerciali mediante le sue vie fluviali,la floridezza fino al III secolo d.C.Nel 774 entro a far parte dello Stato della Chiesa.Dopo il 1000 si costitui in libero comune tenuto dai Consoli.Il borgo ha acquisito lassetto urbano definitivo nel periodo medievale,senza peraltro perdere la profonda impronta romana.Il patrimonio artistico di Bevagna ruota attorno a piazza Silvestri,di forma irregolare,sulla quale si affacciano il gotico palazzo dei Consoli,la chiesa romanica di San Silvestro(1100 d.C.) e la chiesa di San Michele Arcangelo(1100 d.C.)La chiesa di San Silvestro del XII secolo presenta una facciata incompiuta e un portale sormontato da una trifora,mentre in corrispondenza con le navate laterali si aprono due bifore.Di fronte sorge la chiesa di San Michele Arcangelo,anchessa edificata alla fine del XII secolo,ma ristrutturata nel 1741 in forma barocche:proprio questi ultimi interventi sono stati rimossi,almeno parzialmente,da un restauro degli anni cinquanta che ha ricostruito la facciata nella forma attuale.Fra gli altri monumenti di interesse,la chiesa di San Domenico e del Beato Giacomo(sorta nel 1291 su un oratorio dedicato a San Giorgio);nel punto piu alto della citta la chiesa di San Francesco(1275),che conserva un affresco di Ascensidonio Spacca del 1594.Nel paese sono ancora intatte le mura medievali,in parte costruite su quelle romane,delle quali si possono notare alcuni resti presso la porta di Foligno:la principale testimonianza di epoca romana sono i resti di un teatro del I secolo. Il nostro itinerario si conclude a Foligno,importante stazione romana sulla via Flaminia(Fulginia) e attualmente il principale centro industriale della zona.La zona piu interessante della citta,che ha conservato soltanto in parte le memorie dellepoca romana,e racchiusa dalle mura medievali di forma ovale.In piazza della Repubblica si trova il Duomo del 1133 ma in seguito modificato e restaurato:la piu interessante delle due facciate e quella laterale,con un ricco portale scolpito e decorato.Attorno al Duomo si trovano il duecentesco palazzo comunale e palazzo Trinci(dimora dei signori di Foligno),lattuale sede del museo archeologico e della pinacoteca comunale che ospita la produzione pittorica locale dei secoli XV e XVI.Spostandosi da piazza della Repubblica in via Gramsci,,una delle piu belle della citta,si possono visitare palazzo Deli e la duecentesca chiesa di San Domenico:di fronte ad essa e ubicata la chiesa di Santa Maria Infraportas nella quale e conservata la Cappella dellAssunta(secolo XII)con un ciclo di affreschi di scuola bizantina e una statua lignea della Madonna col Bambino.Gli altri monumenti di Foligno sono le chiese di San Nicolo e quella di San Salvatore,oltre alloratorio della Nunziatella(secolo XV)con un affresco del Perugino raffigurante il Battesimo di Gesu.Fra le curiosita di Foligno resta da ricordare lantica tradizione tipografica(testimoniata nel Centro di documentazione della stampa):qui nel 1470 furono prodotte 300 copie della Divina Commedia,il primo libro stampato in Italia in lingua italiana. 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